“Fanpage Storie per il nuovo mondo” è una delle novità più interessanti del panorama editoriale online italiano grazie ad un’impaginazione innovativa a metà tra giornale e blog e alla presenza costante sui Social Network. Sono stato ben felice quindi di rispondere a qualche domanda (in modo da integrare quanto detto a Repubblica, tra l’altro).
Federico Morello è il giovane alfiere della banda larga italiana. A sedici anni può già vantare diversi successi “regionali” nella lotto contro il digital divide e, ora, sta per partire con il progetto Panedigitale.org: un servizio su base nazionale che si propone di offrire soluzioni personalizzate a territori digital divisi.
Oggi Federico Morello ha sedici anni e, dopo aver dato vita al progetto FriuliADD proponendosi di replicare l’esperienza “locale” a livello regionale e offrendo soluzioni al digital divide, punta dritto alla ricerca di soluzioni per la banda larga su tutto il territorio nazionale perché -come dice lui stesso: “il problema dell’alfabetizzazione informatica dovrebbe esser affrontato nello stesso modo in cui si combatté l’analfabetismo nel dopoguerra”.
E noi crediamo abbia ragione. Da vendere.
A tu per tu con il giovane Federico Morello
Lavori da ormai tre anni (anche se in totale ne hai appena sedici) per l’azzeramento del digital divide. Hai formulato proteste e proposte che dal tuo paese di 2.500 abitanti vanno estendendosi all’intera nazione, stai per diventare l’enfant prodige dell’innovazione made in Italy, ma dimmi la verità: intendi continuare a fare innovazione dal Friuli o immagini di spostarti?
Non mi sento di escludere nessuna delle due ipotesi. Vivere nel profondo nordest, in una regione “ponte” tra paesi e culture diversi non è male, ma non sono un abitudinario e i cambiamenti mi hanno sempre affascinato. Una delle forze della Rete però è proprio la possibilità – una volta connesso – di collegarti con il mondo. Posso lavorare e comunicare con chiunque, si trovi esso a Vicenza, San Francisco o Sidney senza alcuna differenza.Il progetto Panedigitale si propone di mappare il problema del digital divide e offrire soluzioni diverse e “personalizzate” a seconda delle esigenze locali. Potresti farci un esempio di problema-soluzione?
Siamo in fase di progettazione e sviluppo, quindi non posso ancora dire molto. Mettiamo che un territorio ‘x’ risulti secondo la mappatura (o ci venga segnalato) digital diviso, i cittadini o la Pubblica Amministrazione stessa potranno inviare in modo facile e veloce una richiesta di copertura. A quel punto lavoriamo ad un pacchetto di copertura per e con la Pubblica Amministrazione che permetta di risolvere il digital divide con la soluzione migliore in termini di costi, qualità e nel modo più tempestivo possibile insieme a providers con i quali collaboreremo sul versante della consulenza territoriale. Potrà sembrare scontato, ma vi assicuro che sarà qualcosa di veloce e semplice e totalmente innovativo.
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