Ecco un nuovo toto nomine in arrivo: quello dell’Agenzia per l’Italia Digitale. La scelta del direttore generale è a mio parere molto delicata e fondamentale. Da un punto di vista di immagine e comunicazione, dopo i continui rinvii dei provvedimenti per startup e italia digitale, porterebbe l’opinione pubblica ad inquadrare subito la nuova agenzia come l’ennesimo carrozzone o come il tanto auspicato primo passo percepito per l’attuazione dell’Agenda Digitale.
I candidati dai rumors sono tutti grandi professionisti con tanto di cv (Salvo Mizzi, Luciano Martucci, Alessandro Fusacchia e addirittura Paolo Ainio e Paolo Barberis). Conosco qualcuno personalmente, altri hanno la mia massima stima, altri ancora no. Vista la quantità e la qualità dei candidati quindi, direi di evitare la scelta tra le persone che continuano a ripetere “il digital divide in Italia non esiste, abbiamo le reti più veloci, belle, innovative, cool, alla moda con il lucidalabbra d’Europa”.
Grazie.
And remember that here in Italy, fixed broadband coverage and penetration are both lagging behind. Broadband penetration is 10 percentage points behind French or German levels: that “broadband gap” is equivalent to missing out on 1 to 1½ % of GDP.
Neelie Kroes http://commentneelie.eu/speech.php?sp=SPEECH/12/259
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