« La scuola sta cambiando perché stanca di aspettare inventa soluzioni concrete.» Ho deciso di aprire così iSchool salendo sui banchi insieme agli altri speaker cogliendo l’attimo fuggente. Questo è stato iSchool: un bel racconto di storie concrete e reali di persone come noi che anziché aspettare hanno deciso di prendere in mano la situazione e cambiare la scuola, spesso senza chiedere niente a nessuno. Parlare di fronte a un numero così grande di persone è stato fantastico, per la prima volta ho cercato di coinvolgere e trasmettere qualcosa a ragazzi come me, ragazzi che dagli spalti trasmettevano la propria voglia di cambiamento. Ricorderò sempre l’energia che mi hanno trasmesso su quel palco e le loro facce sorridenti ed entusiaste alla fine dell’evento.
(sì, avevo tredici anni, sei mesi e qualche mese)
La scuola sta cambiando anche con la tecnologia e non grazie alla tecnologia. L’unico modo per far dilagare le idee contenute nelle storie ascoltate in tutta la scuola è abbattere il digital divide. Come possiamo parlare di iSchool, di scuole digitali e nuove didattiche se il collegamento per tutti e in tutte le scuole è ancora un’utopia? Sono contento che il Ministro abbia risposto alla mia domanda parlando di un aumento delle risorse alle scuole per sopperire al “taglio” di accesso al Spc, mi sarebbe piaciuto sentire anche la sua opinione sulla proposta di studiare il piano naziona banda larga in modo che per prima cosa copra le scuole.