Uno dei punti fondamentali dell’Agenda Digitale Italiana ed Europea è l’alfabetizzazione digitale, o meglio lo sviluppo delle competenze digitali. In pratica il portare le persone online. Il lavoro per l’azzeramento del digital divide e per lo sviluppo del NGN deve assolutamente procedere contemporaneamente ad un processo profondo di istruzione e spiegazione. In più puntare con forza sull’abbattimento del divario culturale, specie in un paese con poca considerazione del digitale come l’Italia, è il modo più veloce ed efficace per creare una domanda che favorisca gli investimenti sulle infrastrutture digitali.
L’apporto che la televisione può dare in questo processo è grandissimo e spazia dai programmi di approfondimento fino alle semplici citazioni o al product placement nelle fiction. Nel board di GO ON UK (che andrebbe immediatamente esportato qui imho) ad esempio è presente BBC.
Tornando in Italia però noi siamo fermi qui:
Respinto anche emendamento 14.0.4 estratto dal DDL @antoniopalmieri @paologentiloni per uso TV a supporto alfabetizzazione #crescita20
— Roberto Scano (IWA) (@rscano) November 27, 2012
Un provvedimento profuturo a costo zero. Vergogna, come dice Quintarelli. E per di più hanno bocciato anche altri emendamenti dell’Agenda Digitale su e-commerce e PA Digitale. Parlamento analogico sempre più distante dal presente (nemmeno futuro) e dall’Europa