Specifico per tutti una cosa: il Digital Champion NON È il boss dell’Agenda Digitale. L’ Italia non ha mai compreso davvero la natura di tale figura, scegliendo sempre persone decisamente collegate con l’iter di creazione e applicazione dell’agenda digitale costruita dal governo (dai governi) e dal parlamento. Il fatto che Caio sia contemporaneamente Digital Champion e Commissario per l’Agenda Digitale è solo una coincidenza italiana. Vi lascio questa interessante conversazione tra Neelie Kroes e Mike Butcher, Co-Founder ed Editor at Large di Tech Crunch sull’assenza di Caio dai social network. Avete presente tutta la discussione sugli influencer e la visione dell’Italia nel mondo? Ecco. Butcher è un super influencer, noi siamo messi male.
Un Commissario per l’Agenda Digitale può fare un ottimo lavoro. Il Digital Champion invece è un ruolo puramente comunicativo (deve evangelizzare il suo paese, partecipare alle fasi di aumento della consapevolezza digitale della popolazione) e di interconnessione (connette l’agenda digitale europea a quella locale). Sotto tutti questi punti Caio toppa, non è un Digital Champion. Niente a che vedere con il lavoro sull’Agenda che insieme a diversi professionisti (tra i tanti: Luca De Biase e Francesco Sacco).